Moio Alcantara è un piccolo borgo situato nella provincia di Messina, di circa 800 abitanti. Posizionato ai piedi del Monte Mojo, sulle pendici dell’Etna, il comune è parte integrante del Parco Fluviale dell’Alcantara.
La sua economia principale è basata sull’agricoltura, che beneficia dell’abbondante risorsa idrica presente nella zona, consentendo in particolare la coltivazione di pesche e altri ortaggi. Ogni anno, la rinomata “Sagra delle pesche” viene celebrata per onorare questa produzione locale.
La città di Moio Alcantara fu ufficialmente fondata nel 1602, durante la reggenza di Palmerio Lanza, quando ottenne l’autorizzazione reale nota come “licentia populandi”. Il nome stesso del luogo è collegato al Vulcanetto, una formazione geologica che ricorda il “Moggio”, un antico strumento di misurazione del grano.
Da un punto di vista naturalistico, Moio Alcantara affascina i visitatori con i suoi vasti vigneti, oliveti e giardini di agrumi. La città è anche famosa per la “Fiera di Mojo”, una festa che si tiene in onore del SS. Crocifisso e che presenta un pregevole lavoro scolpito da Frate Umile da Petralia, una figura particolarmente venerata dalla comunità locale. La Fiera di Mojo è una delle più antiche fiere del bestiame in Sicilia e si svolge nell’ultima settimana di settembre.
Ecco cosa vedere a Moio Alcantara:
ll Parco Fluviale dell’Alcantara rappresenta uno dei principali luoghi di interesse situati nella città di Mojo Alcantara. Questo parco fluviale è una delle riserve più affascinanti della Sicilia, caratterizzata da straordinarie meraviglie naturali che consentono di esplorare anche le sue zone più remote.
Questo luogo offre la possibilità di seguire l’intero percorso del Fiume Alcantara, considerato il creatore di questo parco, in quanto nel corso di migliaia di anni ha eroso la roccia sottostante, dando vita a questi magnifici sentieri naturali.
All’interno del Parco Fluviale dell’Alcantara ci sono le Gole dell’Alcantara, affascinanti formazioni rocciose che raggiungono una profondità di 25 metri. Queste spettacolari gole sono il risultato dell’erosione del Fiume Alcantara, un processo lento che ha avuto inizio circa 300.000 anni fa.
Attraversare queste gole è sempre un’esperienza mozzafiato e sicuramente una delle più emozionanti per gli amanti della natura, offrendo l’opportunità di trascorrere una giornata all’insegna dell’avventura.
Nel comune di Mojo Alcantara (nella chiesa di Maria Santissima delle Grazie) è possibile ammirare un pregevole crocifisso ligneo scolpito da Padre Umile, celebrato solennemente nell’ultima domenica di settembre.
Giovanni Francesco Pintorno, noto come “Frate Umile da Petralia”, nacque a Petralia Soprana nel XVII secolo. Fin dalla sua infanzia, questo modesto frate frequentò l’officina del padre, Giovanni Tommaso, un falegname, imparando l’arte dell’uso di scalpelli e sgorbie. A 23 anni prese una decisione: si presentò a Padre Francesco da Patti e chiese di entrare come laico nell’ordine dei Minori, nel convento di Santa Maria Gesù.
Era l’anno in cui la peste imperversava in Sicilia e fra Umile fu inviato dai superiori nella Valdemone per il noviziato. Di fronte alla tragica visione della morte che sembrava trionfare sugli uomini, il frate scultore cercò un tema e uno stile per le sue opere: ritrovò la figura di Dio che, per amore, si fece Cristo, e lo rappresentò nella sua vera immagine.
Così nacquero i primi capolavori, oggi dispersi in Sicilia: i crocifissi di Nicosia, Agira, Mistretta, Aidone, Caltanissetta e il gruppo di San Francesco inginocchiato davanti al Crocifisso nella chiesa di Monte Salvo ad Enna.
La pesca di Mojo Alcantara si distingue per gli elevati standard qualitativi correlati al territorio vallivo-alluvionale e pedemontano-etneo. Nel corso del tempo, la tradizione ha consolidato le tecniche di coltivazione e la qualità delle produzioni, attirando ogni anno migliaia di visitatori alla rinomata Sagra delle Pesche di Mojo Alcantara.
La Pesca di Mojo Alcantara è il risultato di quattro diverse varietà di pesche, tra cui Redhaven, Fairtime, O’Henry e Suncrest. Partendo da queste basi, gli agricoltori di Mojo Alcantara hanno apportato modifiche attraverso l’innesto del pescomandorlo, che dona un gusto straordinariamente aromatico, richiamando i tradizionali profumi delle terre siciliane.
La Pesca di Mojo Alcantara si distingue non solo per il suo sapore, ma anche per la sua varietà di colori, che possono variare dalle sfumature gialle con striature rosse fino ad arrivare a una tonalità di rosso intenso e omogeneo, a seconda delle varietà.
La Fiera di Mojo Alcantara rappresenta una delle tradizioni più antiche della città, un evento che da sempre precede la celebrazione del Santissimo Crocifisso. Conosciuta anche come la Fiera del Bestiame, per gli abitanti del luogo è denominata “‘A Fera o Moju”, un connubio di folklore e usanze storiche che raccontano la città di Mojo Alcantara in ogni suo aspetto, attraverso il rievocare delle antiche tradizioni contadine fino ad abbracciare quelle più moderne.
L’evento rappresenta un’opportunità perfetta per coloro che desiderano scoprire i sapori autentici della cucina siciliana, assaporando le delizie locali, come la Pesca di Mojo Alcantara e una vasta selezione di prodotti tipici che impreziosiscono gli stand espositivi.
Le diverse bancarelle offrono anche l’opportunità di ammirare le creazioni degli artigiani siciliani, che nelle loro botteghe realizzano opere di vario genere. Coloro che decidono di trascorrere una vacanza a Mojo Alcantara durante questo periodo possono cogliere l’occasione per prolungare il loro soggiorno, in modo da partecipare anche ai momenti solenni della Festa del Santissimo.
Vicino al centro abitato di Mojo Alcantara, si erge un piccolo cono vulcanico ormai inattivo, che raggiunge un’altezza di circa 700 metri. Lungo la strada che conduce all’ingresso del sentiero, si può osservare una vecchia cava di sabbia vulcanica chiamata “u rinazzu”, dove si possono notare i differenti strati di depositi piroclastici con la loro varietà di colori. L’inizio del percorso è segnalato da apposita segnaletica, vicino a un edificio rurale.
Il sentiero si snoda lungo il fianco del vulcanetto, raggiungendo la sommità del cratere e seguendone l’intera circonferenza. Da qui si può ammirare un paesaggio di straordinaria bellezza: la maestosità dell’Etna, la valle del Fiume Alcantara, le catene montuose dei Nebrodi e dei Peloritani. All’interno del cratere, una ricca vegetazione offre rifugio a conigli, volpi e altre specie animali.
Mojo Alcantara si trova a una distanza di circa 30 km da Taormina, che rappresenta il centro urbano più accessibile nelle sue immediate vicinanze.
Proveniendo da Messina o da Catania, l’itinerario consigliato è l’autostrada A18 Messina-Catania con l’uscita a Giardini Naxos. Da qui, si prosegue in direzione di Francavilla e delle Gole dell’Alcantara, seguendo la Strada Statale 116 che porta a Randazzo.