7 Dicembre 2025

Miglior tiramisù al mondo? Secondo posto per Milena Russo di Capo d’Orlando

0
miglior tiramisu al mondo

Nel 2025 la Sicilia torna sotto i riflettori internazionali della pasticceria: al World Trophy of Professional Tiramisù, il concorso mondiale dedicato al celebre dolce italiano, la siciliana Milena Russo, pastry chef di Capo d’Orlando (Messina) ha conquistato il secondo posto assoluto. Con la sua creazione “Amor Misù”, Russo ha portato al podio un tiramisù originale, che unisce tradizione e innovazione, collocando la Sicilia tra le protagoniste mondiali del dolce per eccellenza.

Un podio che parla siciliano

Il concorso, tenutosi a Roma, ha visto partecipanti professionisti da decine di Paesi, dall’Italia al Giappone, dal Marocco al Perù. Per l’Italia, la rappresentante è stata Milena Russo Testagrossa, già vincitrice della selezione nazionale e chiamata a competere nella categoria “Tiramisù classico” e “Tiramisù innovativo”.

Il suo dolce “Amor Misù” si è distinto per creatività, equilibrio gustativo e qualità tecnica: nella versione presentata al mondiale, Russo ha combinato ingredienti come rosa bulgara, caffè, lampone e pepe rosa, accompagnati da un savoiardo aromatizzato al rosmarino e limone, una proposta che reinterpretava in chiave contemporanea e mediterranea il tiramisù tradizionale.

Cosa significa il secondo posto per Milena Russo e per la Sicilia

Il riconoscimento ottenuto da Milena Russo rappresenta qualcosa in più di una medaglia: è un segnale forte per la pasticceria siciliana e del Sud Italia. Tradizionalmente, molti dei grandi premi della pasticceria nascono nel Nord o in città centrali della pasticceria italiana; per una professionista siciliana salire sul podio mondiale significa dimostrare che la qualità, la creatività e la competenza non hanno confini geografici.

Inoltre, “Amor Misù” non è un tiramisù banale: la scelta di ingredienti non convenzionali come rosa bulgara, lampone, pepe rosa o savoiardo al rosmarino riflette una volontà di innovazione, pur rispettando la struttura base del dolce, caffè e mascarpone, richiesta dal regolamento. Questo equilibrio tra tradizione e sperimentazione testimonia una visione moderna della pasticceria, in cui identità territoriale e apertura internazionale convivono.

Come funziona il concorso: classico vs innovativo

Il World Trophy of Professional Tiramisù prevede che ogni pasticcere presenti due versioni del dolce: una classica, che rispetta rigorosamente gli ingredienti tradizionali (savoiardi, mascarpone, caffè, uova, cacao), e una versione innovativa, dove è permessa la creatività, a patto che il mascarpone e il caffè restino presenti, e che sia inserita almeno una componente cotta o cremosa.

La giuria internazionale, composta da grandi nomi della pasticceria, valuta ogni proposta su base tecnica, estetica e gusto: solo chi sa unire rigore e creatività può sperare di salire sul podio.

Perché “Amor Misù” ha convinto la giuria

Secondo diverse fonti, “Amor Misù” ha conquistato la giuria non solo per l’originalità degli ingredienti, ma per l’armonia complessiva del dolce. L’equilibrio tra aromi femminili (rosa, lampone), note agrumate e fresche (limone, rosmarino), e il classico caffè, ha creato un profilo gustativo contemporaneo e sensibile.

In un panorama di sapori competenti, “Amor Misù” ha dimostrato che un tiramisù può essere al tempo stesso radicato nella tradizione e proiettato nel futuro, in grado di rappresentare la Sicilia con dignità e originalità. Questo è quanto occorre per distinguersi in un concorso così competitivo e internazionale.

La gara mondiale: competizione, emozione, confronto internazionale

Il World Trophy ha visto sfidarsi pastry chef provenienti da decine di nazioni. Secondo le cronache, la competizione ha richiesto precisione tecnica e coraggio creativo, e la vittoria è andata alla giapponese Aya Okada con una proposta molto scenografica; dietro di lei, però, la medaglia d’argento di Milena Russo testimonia quanto l’Italia, e la Sicilia, siano rilevanti come patria dolciaria.

Il terzo posto è stato assegnato al pasticcere marocchino Simon Loutid, a dimostrazione dell’internazionalità crescente di un dolce che nasce in Italia ma conquista cuori ovunque.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *