Ganzirri è una piccola frazione di Messina, un luogo molto conosciuto in tutta la Sicilia.
Caratterizzato da piccole case basse, vicoli e viuzze che raccontano e custodiscono ancora oggi la storia dei suoi abitanti. La località possiede diverse attrazioni, le principali, per cui è conosciuta, sono i laghi: Lago Grande chiamato anche Pantano Grande che è collegato con il Mare Ionio e il Lago Piccolo o Lago di Torre Faro collegato con il Mar Tirreno.
Il suo nome deriva dall’arabo “Ghadir” Pantano per via dei laghi presenti e “khanzir” suino (maiale – cinghiale) poiché anticamente la zona era popolata da questi animali allo stato brado.
La località possiede un fascino tutto particolare, pieno di luce che si rispecchia nelle sue acque. Anticamente, i pescatori si affidavano al patrono San Nicola affinché la pesca fosse fruttuosa, ed ancora oggi gli abitanti della zona sono legati al culto sacro di San Nicola, una festa che si svolge la seconda domenica di agosto.
Un’altra attrazione di Ganzirri, è il presepe che viene allestito durante il periodo natalizio, e la Torre dei Saraceni, costruita per essere roccaforte difensiva.
Ecco cosa vedere a Ganzirri:
Il Lago Grande, di Ganzirri e il Lago Piccolo di Torre Faro sono differenti tra loro per la profondità. I due bacini hanno delle caratteristiche ambientali uniche, poiché i costanti cambi di temperatura che subiscono nei vari momenti dell’anno, consentono un cambiamento diversificato di fauna e flora.
Il Lago Grande si estende da Nord a Sud con una lunghezza di 2 km e una larghezza sui 200m. profondo 7m. Il Lago Piccolo ha dimensioni molto ridotte ma l’apporto di acqua è superiore, per via dei collegamenti con piccoli canali, che si collegano al mare.
Il Lago di Ganzirri e il Lago di Torre Faro comunicano tra di loro e con il mare, grazie a cinque canali: Il canale Margi, che collega i due laghi, e con essi i canali degli Inglesi, Faro, Due Torri e Catuso, tutto ciò avviene, affinchè ci sia un ricambio idrico adeguato con il Mar Tirreno e quello Ionio.
Per quanto riguarda la flora e la fauna, come abbiamo detto in precedenza sono differenti tra i laghi. La coltivazione dei mitili (cozze, fasolari, ostriche e vongole) rappresentano da secoli, una passione e lavoro a cui i pescatori della zona si dedicano. I militi allevati e coltivati con attenzione e con tecniche alla avanguardia, diventano pietanze prelibate per i ristoranti della zona.
Da non perdere l’escursione in barca sul lago per scoprire le meraviglie che la laguna offre, e il tour in barca da pesca della durata di circa 1 ora con guida multilingue, qui oltre a godere del panorama si può carpire le tecniche della pesca e quelle delle coltivazioni dei molluschi e mitili, che verranno cucinati per deliziare il palato dei turisti.
La Torre dei Saraceni fonda le sue origini sicuramente nel periodo medievale, costruita a ridosso della costa che guarda verso lo Stretto di Messina. La sua struttura si presenta come un tronco conico, è alta più di 9 metri con una terrazza caratterizzata da una merlatura.
Una piccola roccaforte, i cui i soldati a vedetta, potevano segnalare il passaggio di navi alleate o nemiche, quest’ultime venivano scacciate dai militari lanciandogli addosso delle frecce.
Costruita tra il 1929 e il 1939 la chiesa dedicata a San Nicola guarda verso il lago di Ganzirri. La sua struttura ha telai di cemento armato con collegamenti a cordoli di varia altezza, tecniche eseguite per le norme antisismiche.
L’edificio presenta la forma della croce latina, con lunghe braccia che si incrociano. La navata centrale è suddivisa a sua volta da altre due piccole navate che ospitano al suo interno quattro colonne in cemento armato. Per quanto riguarda la copertura del tetto sono stati utilizzati travi di legno, mentre il controsoffitto presenta cubi di gesso. Così edificata la chiesta si ispira allo stile romanico.
L’altare è sovrastato da due capitelli corinzi che si trovavano nel museo.
Sono conservate le statue della Madonna della Montagna e quella di San Nicola, la cui testa in gesso è l’originale antica, ed un quadro di piccola dimensione risalente al periodo ottocentesco raffigurante la Madonna con il Bambino.
San Nicola, è patrono di Ganzirri e Santo dei pescatori. A lui i pescatori e i commercianti del borgo affidano le loro preghiere perché il Santo possa donare loro un buon pescato e una buona continuità lavorativa. Infatti, la seconda domenica d’agosto si celebra la festa in suo onore.
La festa ha inizio con le messe, che vengono celebrate nella Chiesa di San Nicola, per arrivare alla domenica, in cui la festa si sposta all’esterno.
Quindi la domenica a conclusione della SS Messa, il simulacro di S. Nicola, esce dalla Chiesa e viene portato in processione per le vie di Ganzirri. Dopo essere stato celebrato in festa da tutti i fedeli il simulacro viene spostato su una barca, per proseguire la processione lungo il lago, al suo seguito diverse imbarcazioni continuano l’adorazione.
Dopo il ritorno del Santo presso la Chiesa Madre, i giochi di luce allestiti sul lago fanno da cornice ad un teatro sublime. Una festa, attesa con trepidazione ogni anno non solo dai cittadini che vivono nella località ma anche i numerosi turisti, che vogliono entrare a far parte di questo spettacolo mistico e naturalistico.
Un’altra attrazione particolare che potete trovare solo a Ganzirri è il presepe sul Lago. Il periodo in cui vederlo è naturalmente quello di Natale, da dicembre al 6 gennaio giorno dell’Epifania.
L’allestimento è curato come ogni anno da tutti gli abitanti della zona che preparano su una piattaforma adagiata sul lago e le statue che compongono il presepe. Inizialmente sono personaggi creati in gesso, ma solo il 6 gennaio le statue della sacra famiglia vengono sostituite con personaggi viventi ed i Re Magi raggiungono alla capanna che ospita Maria Giuseppe e Gesù, adorandolo e donandogli: Oro, Incenso e Mirra.
Un palcoscenico magico tra canti, luci che si riflettono nello specchio d’acqua, regalando ai visitatori uno spettacolo unico.
Ganzirri è raggiungibile in auto, mezzi pubblici o tramite bici partendo da Messina centro.